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EDUCAZIONE CIVICA- SCUOLA SECONDARIA

A.S. 2023-24

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            Gli irrecuperabili non esistono ed ecco perché mi sono salvato 

Alla Scuola Secondaria DESCALZO un incontro intenso tra sguardi e parole.

(di Stefania Verduci - Ref. Progetto Legalitià)

In occasione dell’incontro con Davide Cerullo del 13 febbraio 2024, i ragazzi della Scuola Secondaria di primo grado "Descalzo", si sono trovati di fronte ad una storia ed esperienza davvero intensa. Tutti gli studenti delle diciannove classi hanno seguito l’incontro: chi dalla propria aula in collegamento da remoto, chi, i più grandi, ascoltando dal vivo la testimonianza di Davide. 

La sua storia poetica impastata di gioia e fatica, di sofferenza e violenza ma al tempo stesso di speranza, di dolcezza e dolore e la sua testimonianza, ha regalato attimi di completo silenzio ed emozioni palpabili, di tutte le sfumature. I ragazzi lo hanno ascoltato per ben due ore con grande interesse e hanno dialogato con lui, hanno chiesto, domande anche forti e provocatorie che hanno trovato risposte soddisfacenti ed appaganti. È un messaggio semplice il suo, col quale afferma che bisogna puntare sui bambini, che bisogna eliminare la predestinazione alla criminalità e che bisogna vedere e supportare chi là dentro, tra la delinquenza, c’è ma non è un criminale e chi, nel silenzio del quotidiano, sopravvive e cerca di non appartenere al sistema.

Tante sono state le frasi pronunciate da Cerullo che hanno rapito i ragazzi: "La Camorra teme più la scuola che la sentenza di un giudice, perchè la scuola ti aiuta a pensare e a diventare libero”, “La malavita ti disumanizza, ti toglie anche il nome, io non ero più Davide ma 'Ciaocrem'”.  Spinge sul valore della educazione e della istruzione, sottolinea come la lettura sia un’attività fondamentale per imparare a vivere, per raggiungere quella libertà che insegna a saper dire i “no” giusti e fermi in tante occasioni. Davide continua: «Bisogna capire che gli irrecuperabili non esistono. Ai miei tempi, venivamo definiti bambini a rischio, invece eravamo esclusi e poi siamo diventati reclusi nell’indifferenza della società e dell’istituzione scolastica» aggiunge. Molta amarezza nelle sue parole, molta tristezza nel ripensare alla sua infanzia. Eppure, riparte da lì la sua rinascita e lo comunica a chiare lettere ai ragazzi: siamo tutti unici, irripetibili e speciali. Ognuno a suo modo. Le sue sono le parole di chi ha avuto la forza di resistere, che è molto più di lottare.

Questo incontro è stato un’occasione di riflessione, di confronto e di crescita sull’importanza e il valore delle scelte personali e sulla possibilità di poter sempre decidere del proprio destino.

La mattina seguente all’incontro con Davide i ragazzi, nelle aule, hanno ancora parlato di questa esperienza: incontri come questo, che si inseriscono tra le iniziative connesse all’Educazione civica, sono decisamente importanti. Le ragazze e i ragazzi dimostrano interesse e maturità, percepiscono il valore del messaggio che viene loro trasmesso, si appassionano e si sentono coinvolti.  Grazie a Don Gian Emanuele Muratore, parroco della Zona pastorale “Riva-Trigoso-San Bartolomeo” e a Don Simone Garibaldi per la proposta educativa rivolta all’Istituto, subito recepita dalla dirigente scolastica dott.ssa Arena Donatella.

Progetto in relazione al PDM

ProgettoALLE NOSTRE RADICI BUONI VALORI”: INCONTRO SULLA LEGALITA’

RELATORE

DAVIDE CERULLO – Ex camorrista cresciuto a Scampia, ora scrittore, fotografo ed educatore.

Giorno di attuazione:

 martedi 13 febbraio 2024

Obiettivi educativo-formativi

-Promuovere la consapevolezza che valori quali la libertà, il rispetto e la solidarietà devono essere sempre garantiti, mantenuti e difesi;

Apprendere comportamenti sociali e rispettare le regole di vita comunitaria;

Migliorare la consapevolezza dei ragazzi relativa alla convivenza civile ed ai principi di legalità (norme e responsabilità);

Avvicinare gli studenti alle problematiche del nostro tempo, sollecitarne l'interesse e fornire loro capacità critiche di lettura e di interpretazione degli eventi e dei fenomeni sociali;

promuovere una etica legalitario, costituita da consapevolezze, valori, mentalità, stili di comportamento, rispondente alla crescita del senso di convivenza civile e di cittadinanza democratica.

 

Destinatari:

Classi prime, seconde e terze Scuola Secondaria di Primo Grado

Classi quinte - Scuola Primaria

 

 

 

 

 

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A.S. 2023-24

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20 dicembre 2023

Come Anchise per Enea: la bellezza di essere nonni.

di prof.ssa Stefania Verduci

ll gruppo scultoreo "Enea, Anchise ed Ascanio” del 1618, opera di Gian Lorenzo Bernini, rappresenta la fuga dalla città di Troia in fiamme. Sono rappresentate le tre età dell'uomo attraverso la trattazione straordinaria del marmo che diventa pelle turgida e muscolatura possente in Enea, volto raggrinzito e spento in Anchise, incarnato vellutato e morbido nel bambino. Il passato, il presente ed il futuro coesistono e trasmettono le simbologie della vita.                                      

Enea rappresenta il presente nell’evidente azione di emergenza, nella necessità di agire con energia; il piccolo Ascanio, rappresenta il futuro; Anchise, preoccupato e stanco, in bilico sulle spalle del figlio, è portatore della storia e delle tradizioni: custodisce le ossa degli avi e le statuette dei "penati", protettori della famiglia. Dunque, il vecchio, portato sulle spalle come fosse un trofeo, anche se debole e fragile, assume un valore simbolico universale di detentore della conoscenza, di saggio, di progenitore della stirpe che verrà dopo di lui. Egli rappresenta un passato importante.

L’analisi della statua e la sua simbologia sono stati il punto di partenza dell’intero percorso educativo/formativo vissuto dagli studenti alla Scuola Secondaria di 1^ di Sestri Levante, sfociato nel sostegno ad una realtà presente e fondamentale sul nostro territorio: quest’anno, la solidarietà è stata finalizzata all’acquisto di un defribillatore da tenere a bordo di una ambulanza della P.A sestrese VOLONTARI DEL SOCCORSO. 

Durante la prima parte del percorso, in aula, con i docenti di Lettere si è parlato di emozioni, come misura del nostro benessere e fulcro per ogni essere umano e di valori. Si è puntato a sensibilizzare gli studenti circa il concetto di nazione matura, spiegando loro che la differenza sta anche nella capacità che ciascuna generazione ha di costruire il proprio futuro interiorizzando l’esperienza e le radici del proprio passato. Insomma, lo scopo del percorso, quest’anno è stato farli riflettere circa l’importanza che hanno le persone anziane nella nostra società, a partire dai nonni o da conoscenti vicini a loro, su ciò che possono ancora donare, sui loro sentimenti, sulle loro caratteristiche caratteriali, sulle virtù che trasmettono e sulla importanza della Memoria personale e storica di cui sono depositari, proprio come Anchise.

Gli studenti, in un testo scritto in aula, hanno raccontato di un viaggio immaginario con i nonni, in una dimensione temporale a loro scelta, facendo emergere dalle loro parole il prezioso rapporto affettivo che possiedono con loro e le personalità dei loro cari, soffermandosi sui valori e gli insegnamenti ricevuti fino ad oggi. I testi elaborati verranno consegnati ai propri anziani di riferimento a Natale. Con la guida dei docenti di Tecnologia e Arte, i ragazzi hanno costruito anche delle “macchine del tempo” da utilizzare come portaoggetti da scrivania, con materiali di riciclo - perché l’importanza del Tempo è stata una tematica fondamentale di questo percorso educativo – scambiando le stesse tra loro, nell’ultimo giorno di scuola.

La Seconda parte del percorso ha riguardato la mattina del 20 dicembre, quando la dott.ssa Lucia Preve, il dott. Vittorio Canepa e il dott. Marco Carbonaro, rispettivamente medici geriatra, pediatra e cardiologo, accettando di partecipare con entusiasmo all’iniziativa, hanno parlato con i ragazzi delle tematiche del progetto, portando ognuno la propria testimonianza. Con un linguaggio alla portata degli studenti - presenti in platea anche dei ragazzi del quinto anno del Liceo Scientifico Natta - l’interazione è stata immediata.

Il dott. Carbonaro, membro della Comunità di S. Egidio, attraverso un breve filmato, ha raccontato ai ragazzi come vivono gli anziani dentro la Comunità e di come essi abbiano bisogno, almeno un minimo, di un tessuto comunitario che faccia da contorno alla loro fragile esistenza. Stare con loro, dice il medico, è come andare ad una” scuola di umanità”. Marco, dalla platea dei ragazzi, chiede il perché sia così difficile per i giovani stare con gli anziani, anche se essi sono i loro cari nonni? Domanda tanto sincera quanto pesante. E Giada incalza: -perché gli anziani finiscono per essere un peso o una realtà di scarso valore nella nostra società?

È la dott.ssa Preve, giovanissima geriatra, a tentare di rispondere e lo fa con la concretezza della sua professione: «Niente paura: è normale alla vostra età essere attirati da altro, ed è giusto così, è il corso della vita. Comunque, per lavorare con gli anziani – spiega- non basta essere brave persone, occorre maturare esperienza da trasformare poi in competenza: serve un’attenta osservazione, un ascolto attivo e un pizzico di sensibilità» Eppure questa professionalità matura lentamente. «Una volta laureata sentivo di vestire i panni di un’esploratrice che aveva preparato per bene il suo equipaggio senza però aver ancora ben chiara la meta da raggiungere». Ma ricordavo bene perché ho scelto di fare il medico: mia nonna ha avuto l’Alzheimer ed io ho sentito la necessità di fare qualcosa per migliorare gli effetti di questa malattia degenerativa. I ragazzi ascoltano attentamente, c’è silenzio in sala e qualche occhietto luccica.

Il dott. Canepa, che ha visto crescere due generazioni di bambini, e ha fatto della premura e dell’empatia coi pazienti la sua filosofia di lavoro, ha sottolineato come sia solo guardando qualcuno che si cammina, solo in compagnia si va avanti, quella compagnia che è anche aspetto fondamentale per i nostri anziani. In platea sono vibrate le corde dell’entusiasmo quando ha esortato i ragazzi ad avere fiducia nel futuro, di avere speranza e passione, perché ogni giornata ha in sé qualcosa di buono. E lui lo sa bene.

“Tra i molti “IO” della nostra società, raramente si sente un NOI”, afferma il dott. Carbonaro, eppure, tra le maglie di questa narrazione così screditante, non ci si accorge c’è una marea di giovani che ogni giorno sceglie di lavorare con gli anziani e si innamora di questa professione perché ritiene che la saggezza trovi ospitalità e rispecchiamento proprio in quelle plissettature sulla fronte, in quelle macchie sulle mani, in quelle pieghe delle espressioni. Apre le porte così, il medico cardiologo, della Comunità di s. Egidio, mostrando agli studenti, tramite un breve filmato, quanta gioia risieda nei visi di chi lì opera, moltissimi in effetti i giovanissimi aiuti…Ma allora non è poi così strano che i giovani stiano a contatto con gli adulti! Una via c’è.

Al termine degli interventi, moltissime le domande da parte dei ragazzi presenti e da quelli collegati in streaming dalle rispettive aule…impossibile rispondere a tutti. Molte domande sono rivolte a Maya, una militessa volontaria diciannovenne della P.A VOLONTARI DEL SOCCORSO, che ha spiegato la propria scelta di vita: sta studiando, vorrebbe diventare medico e ama operare a bordo delle autoambulanze. I ragazzi sono incantati dalle sue parole, senza fronzoli, dirette, convincenti. È molto concreta, si definisce coraggiosa ma confessa di avere anche dei timori in alcuni momenti: trova però poi animo quando sente di avere tra le mani una vera responsabilità. Tanti per lei gli applausi.

  Una volta rientrati in aula, i ragazzi restituiscono impressioni, le cose si chiariscono e tutto acquisisce un senso: forse aver ascoltato dei “discorsi” che riguardano una generazione ai loro antipodi non è stato poi così male. E la bruciante domanda iniziale di Marco può aver trovato una risposta: non è sempre facile interagire con gli anziani per tanti motivi che vanno dalla presenza di patologie neurologiche (quando presenti) ad una caratterialità che con gli anni si è magari sempre più indurita. E poi, per questa nostra società attuale, essere anziani diventa il sinonimo di non essere più all’altezza di poter fare o capire certe cose, di essere lenti, di possedere una mentalità ristretta, di avere i modi impacciati e scoordinati. La vita superficiale ci chiede di essere tutto al contrario di così! Il dott. Canepa ha insistitito su questo aspetto: il linguaggio deve essere quello dell’amore, alla fine ciò che rimane sono gli affetti. Ma al di fuori di certe dinamiche sentimentali, è bene comunque insegnare alle nuove generazioni, il rispetto per le persone anziane, facendo comprendere quanta ricchezza hanno da dare: ricchezza di contenuti ed emozioni che è presente proprio per la loro età, per tutto quello che si sono vissuti e che oggi ci possono trasmettere, aspetti indispensabili per guardare al futuro con speranza e responsabilità.

Presenti al tavolo, oltre ai relatori, la Dirigente Scolastica dott.ssa Donatella Arena, la prof.ssa Stefania Verduci che ha curato l’intero percorso formativo/didattico, la Sig.ra Luisella Bo e la Sig.ra Bertolaja Ornella, rispettivamente - Presidente P.A VOLONTARI DEL SOCCORSO e Responsabile economa, nonché “colonna” portante del gruppo.

La Scuola c’è.

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A.S. 2022-23

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           Caro amico ti scrivo...

di Stefania Verduci

Come ogni anno, gli studenti del nostro Istituto hanno partecipato ad una attività formativa/educativa prenatalizia che li  ha coinvolto nel sostenere una realtà presente e fondamentale sul nostro territorio che per quest’anno sarà l’Ospedale pediatrico Gaslini e la sua imprescindibile “scuola in Ospedale”.

Durante la prima parte del percorso, in aula, con i docenti si è parlato di emozioni, come misura del nostro benessere e fulcro per ogni essere umano. Sono stati trattati concetti quali i Valori, l’idea di Collettività, di cooperazione e di generosità sociale e si sono veicolate conoscenze relative a documenti sociali fondamentali come la Costituzione Italiana, la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza e la più antica Dichiarazione dei diritti del fanciullo, nei loro articoli principali. Si è fatto conoscere ai ragazzi l’esistenza della bella concretezza della Scuola in Ospedale, realtà che ha in sé moltissimi segni di un agire civile e alto, ciò che fa la differenza in una Nazione e che la fa definire “matura”.

Allo stesso tempo i nostri ragazzi hanno realizzato personalmente un oggetto “ecologicamente sostenibile” fatto con materiale di riciclo o di scarto, ma pulito e igienizzato. L’oggetto è stato prodotto dai ragazzi a costo zero: essi si sono documentati attraverso tutorial proposti in Registro Elettronico, Didattica, in materiali condivisi, o da loro cercati nel web, con la guida dei loro docenti di Arte e Tecnologia. Si sono procurati un barattolo di vetro riciclato (pulito e decorato fantasiosamente per diventare un portapenne) contenente:

1)   un pastello colorato, avendo posto attenzione di scegliere un colore che simbolicamente li potesse rappresentare;

2)  un testo narrativo - nella cui produzione sono stati guidati dalle indicazioni dei docenti di Lettere e che è stato articolato includendo un Valore universale, una Emozione ed un Colore simbolicamente e per sé rappresentativo - che potesse veicolare un messaggio/pensiero, elaborato dopo aver riflettuto sui concetti proposti loro in aula, dai docenti di riferimento.

3)  carta / pergamena realizzata con le loro docenti su cui trascrivere il testo di cui sopra.

I ragazzi hanno portato a scuola i loro barattoli completati che sono stati posti sul tavolone adiacente all’ingresso principale, nell’atrio: con il versamento simbolico di 1 euro e mezzo ognuno, il giorno dell’evento – il 20 dicembre 2022 - ciascuna classe, a turno, è sceso nell’atrio e i ragazzi hanno scelto in maniera casuale, un barattolo preparato da un compagno della scuola. Ognuno ha avuto un portapenne, un pastello, ma soprattutto un messaggio augurale da un proprio coetaneo. 

La Seconda parte del percorso ha riguardato la mattina del 20 dicembre 2022.

I medici e docenti della Scuola in Corsia hanno aderito con entusiasmo a questa iniziativa e si sono resi subito disponibili a tenere un incontro formativo in presenza per i nostri ragazzi. A nome dell’Ospedale è intervenuto il chiarissimo Prof. Armando Cama, Neurochirurgo pediatrico, già responsabile della specialità presso la struttura sanitaria.  La mattina del 20 dicembre 2022, dalle ore 10 alle ore 12.00 circa, la palestra della scuola ha ospitato l’evento.

Le tematiche concordate e trattate sono state quelle legate ai valori costituzionali del diritto all’Istruzione, dell’unicità di ogni essere umano, del diritto alla Salute, alla Solidarietà e del Civismo.

Durante questo incontro i ragazzi hanno posto alcune domande inerenti all’argomento, preparate assieme ai loro docenti. Queste interviste e testimonianze in presenza, limitate, a causa di spazio, ad una rappresentativa degli alunni della scuola, in numero di due per classe, è stata seguita in streaming tramite collegamento Zoom.US fornito da Società Mediaterraneo – Comune di Sestri Levante, che ha provveduto alla registrazione dell’intervento, da tutti gli altri studenti dalle proprie aule. Gli alunni assenti hanno potuto assistere all’intervista pubblicata in Didattica, in cartella dedicata, in modo tale da sentirsi parte dell’iniziativa.

Si è allargato l’invito alla partecipazione all’incontro ad una rappresentanza di studenti dell’istituto Natta, come attività di Orientamento. Nel seguito dell’anno, potrà essere possibile una prosecuzione dell’iniziativa assieme alla Scuola di Infanzia e Primaria, in continuità. Le esperienze sono state documentate sul sito dell’Istituto e sul Blog della Scuola.

Contestualmente si è chiesto un contributo solidale alle famiglie dei ragazzi di euro 1,50. Tutte le 19 classi, compresi i loro docenti, hanno partecipato così all’acquisto di n.3 tablet per gli ospiti dell’Ospedale che verranno utilizzati durante le loro lezioni.

L’iniziativa si interseca con un altro Progetto della Scuola Secondaria di 1^ “Il BLOG di SCUOLA” che accoglierà una pagina dedicata ai rapporti tra i nostri ragazzi e gli ospiti dell’Ospedale in una collaborazione fattiva di contenuti ed esperienze. I tablet sono così lo strumento trait d'union di questa collaborazione.

Si ringraziano ancora le famiglie tutte per la partecipazione, la Dirigente scolastica, le docenti Costa, Devoto Falomi, Moggia, Parola e Verduci che hanno sostenuto e supportato con passione, operatività e organizzazione il percorso educativo nella sua interezza, tutti i docenti della Scuola che hanno reso più facile il raccordo tra le classi e tutto l’aiuto del personale scolastico ATA del plesso.


SAFER INTERNET DAY 2021-22

Contributi ed elaborati degli studenti della Scuola Secondaria di 1^

VIDEO  Studenti 3^C 

Video SAFER INTERNET DAY 2022 3^C

VIDEO  Studenti 1^A

Video Safer Internet Day 2022 1^A

  "#aggiungiunPOSTatavola"

 evento inaugurale dell'insegnamento di Educazione Civica, per l'a.s. 2021-22

  

DESCRIZIONE EVENTO 23 dicembre 2021-22 in allegato in fondo alla pagina.

Alcuni esempi delle tovagliette solidali elaborate dalle classi della Scuola Secondaria di primo grado Descalzo.

                 

    

I ragazzi incontrano la presidente del Banco Alimentare della Liguria, Gabriella Andraghetti, e Padre Maurizio, del Convento dei Cappuccini di Sestri Levante, sede di una mensa per chi vive nella povertà.

              

               

Slides di supporto per tutte le classi in fondo alla pagina in allegato.

https://www.levantenews.it/2021/12/22/sestri-gli-studenti-a-sostegno-del-banco-alimentare/?fbclid=IwAR3qkapxyEEN8R59sdLz2soiFrSwTH7H0fgnTOposdzaJp6r1nDJiOXvCWA


UDA di Educazione Civica

"Salvaguardiamo la Bellezza" - Una Pro Loco per i più giovani.

UNA PRO LOCO PER I PIU' GIOVANI - AudioTour

I nostri ragazzi protagonisti della creazione di un Tour multimediale e di un’audioguida originale sul patrimonio ambientale territoriale di Sestri Levante.

Compito di Realtà

Classe 3^G  a.s.  2021-22

STUDENTI: 

Andaloro Pietro

 Bahau Madalina

Baroncini Anna

Cadoria Alessandro

Cassese Matteo             

Delucchi Benedetta

Demattei Andrea

Lavaggi Elisa

Leonardini Efrem

Lopez Oyaque Mirko Marek      

Minoia Marialuisa Sabrina        

Moran Sanchez Melissa

Nesi Marta          

Piccolo Emanuela          

Sanfilippo Gioia

Sanguineti Aurora Maria

Scanavino Claudia

Summo Francesco

Tineo Alice

La classe è stata protagonista della creazione di un Tour multimediale e di un’audioguida originale creata dagli studenti sul patrimonio ambientale territoriale di Sestri Levante.
Con l’aiuto delle docenti hanno esplorato l’applicazione www.izitravel.it , utile per creare audio-guide gratuite a disposizione di tutti.
I  ragazzi hanno operato in 4 gruppi: ogni gruppo lha lavorato su una di queste categorie: beni naturali, culturali, paesaggistici, culturali immateriali, a partire dal
territorio in cui si vive.
Ogni gruppo ha individuato un bene di valore rispetto alla categoria assegnata ed ha creato materiali multimediali da caricare su www.izitravel.it.

I lavori di ciascun gruppo sono stati poi assemblati in un’unica audioguida.

Steps progettuali:
 Ricerca dei testi e rielaborazione.
 Registrazione vocale.

COMPITO DI REALTA’: Realizzazione dell’audioguida.

Link al tour e all'audioguida realizzata

https://izi.travel/it/browse/75ea8320-da58-4036-8056-9847778bdbe5?passcode=nabgle#4f028bdc-a062-4ba8-8308-40640a085ffc

COMPLIMENTI RAGAZZI!

Prof.ssa Pilato Elisa

Prof.ssa Costa Chiara


"Pro-Getto giù il muro"

Evento inaugurale dell'insegnamento della Educazione Civica per l'anno a.s. 2020-21. 

Le scatole e gli oggetti natalizi contenuti, realizzati dai nostri studenti con materiale di riciclo, costituiscono un "muro di con-divisione". 

                               

Servizio TG3-Liguria

https://m.facebook.com/watch/?v=439318837240931&_rdr

     

Gli studenti di tutte le classi della scuola secondaria di 1^, al termine dell'incontro e delle interviste che hanno rivolto ai militi e al direttivo della Croce Verde di Sestri Levante, hanno consegnato il loro contributo, derivante dallo scambio interno delle scatole dono.

Accompagnamento musicale dei ragazzi della scuola Descalzo.

Video relativo la realizzazione dei manifesti con slogan degli alunni della classe 2C sul tema SAVE THE EARTH 20-21.

Allegati

VIDEO SAFER INTERNET.pdf

AGGIUNGIUNPOST A TAVOLA.pptx (2).pdf

DESCRIZIONE EVENTO #aggiungi un POST a tavola sito.pdf

COME ANCHISE PER ENEA - PERCORSO DI EDUCAZIONE CIVICA - SCUOLA SECONDARIA 1^ a.s. 2023-24

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20 gennai0 2023

Come Anchise per Enea: la bellezza di essere nonni.
di prof.ssa Stefania Verduci

l gruppo scultoreo "Enea, Anchise ed Ascanio” del 1618, opera di Gian Lorenzo Bernini, rappresenta la fuga dalla città di Troia in fiamme. Sono rappresentate le tre età dell'uomo attraverso la trattazione straordinaria del marmo  che diventa pelle turgida e muscolatura possente in Enea, volto raggrinzito e spento in Anchise, incarnato vellutato  e morbido nel bambino. Il passato, il presente ed il futuro coesistono e trasmettono le simbologie della vita. Enea rappresenta il presente nell’evidente azione di emergenza, nella necessità di agire con energia; il piccolo Ascanio, rappresenta il futuro; Anchise, preoccupato e stanco, in bilico sulle spalle del figlio, è portatore della 
storia e delle tradizioni: custodisce le ossa degli avi e le statuette dei "penati", protettori della famiglia. Dunque, il  vecchio, portato sulle spalle come fosse un trofeo, anche se debole e fragile, assume un valore simbolico universale  di detentore della conoscenza, di saggio, di progenitore della stirpe che verrà dopo di lui. Egli rappresenta un  passato importante.
L’analisi della statua e la sua simbologia sono stati il punto di partenza dell’intero percorso educativo/formativo vissuto dagli studenti alla Scuola Secondaria di 1^ di Sestri Levante, sfociato nel sostegno ad una realtà presente e fondamentale sul nostro territorio: quest’anno, la solidarietà è stata finalizzata all’acquisto di un defribillatore da tenere a bordo di una ambulanza della P.A sestrese VOLONTARI DEL SOCCORSO. 
Durante la prima parte del percorso, in aula, con i docenti di Lettere si è parlato di emozioni, come misura del nostro benessere e fulcro per ogni essere umano e di valori. Si è puntato a sensibilizzare gli studenti circa il concetto di nazione matura, spiegando loro che la differenza sta anche nella capacità che ciascuna generazione ha di costruire il proprio futuro interiorizzando l’esperienza e le radici del proprio passato. Insomma, lo scopo del percorso, quest’anno è stato farli riflettere circa l’importanza che hanno le persone anziane nella nostra società, a partire dai nonni o da conoscenti vicini a loro, su ciò che possono ancora donare, sui loro sentimenti, sulle loro caratteristiche caratteriali, sulle virtù che trasmettono e sulla importanza della Memoria personale e storica di cui sono depositari, proprio come Anchise. Gli studenti, in un testo scritto in aula, hanno raccontato di un viaggio immaginario con i nonni, in una dimensione 
temporale a loro scelta, facendo emergere dalle loro parole il prezioso rapporto affettivo che possiedono con loro e le personalità dei loro cari, soffermandosi sui valori e gli insegnamenti ricevuti fino ad oggi. I testi elaborati  verranno consegnati ai propri anziani di riferimento a Natale. Con la guida dei docentidi Tecnologia e Arte, i ragazzi 
hanno costruito anche delle “macchine del tempo” da utilizzare come portaoggetti da scrivania, con materiali di riciclo - perché l’importanza del Tempo è stata una tematica fondamentale di questo percorso educativo –scambiando le stesse tra loro, nell’ultimo giorno di scuola. 
La Seconda parte del percorso ha riguardato la mattina del 20 dicembre, quando la dott.ssa Lucia Preve, il dott. Vittorio Canepa e il dott. Marco Carbonaro, rispettivamente medici geriatra, pediatra e cardiologo, accettando di partecipare con entusiasmo all’iniziativa, hanno parlato con i ragazzi delle tematiche del progetto, portando ognuno la propria testimonianza. Con un linguaggio alla portata degli studenti - presenti in platea anche dei ragazzi del quinto anno del Liceo Scientifico Natta - l’interazione è stata immediata.
Il dott. Carbonaro, membro della Comunità di S. Egidio, attraverso un breve filmato, ha raccontato ai ragazzi come vivono gli anziani dentro la Comunità e di come essi abbiano bisogno, almeno un minimo, di un  tessuto comunitario che faccia da contorno alla loro fragile esistenza. Stare con loro, dice il medico, è come andare  ad una” scuola di umanità”. Marco, dalla platea dei ragazzi, chiede il perché sia così difficile per i giovani stare con gli anziani, anche se essi sono i loro cari nonni? Domanda tanto sincera quanto pesante. E Giada incalza: -perché gli anziani finiscono per essere un peso o una realtà di scarso valore nella nostra società?
È la dott.ssa Preve, giovanissima geriatra, a tentare di rispondere e lo fa con la concretezza della sua professione: «Niente paura: è normale alla vostra età essere attirati da altro, ed è giusto così, è il corso della vita. Comunque, per lavorare con gli anziani – spiega- non basta essere brave persone, occorre maturare esperienza da trasformare poi in competenza: serve un’attenta osservazione, un ascolto attivo e un pizzico di sensibilità» Eppure questa professionalità matura lentamente. «Una volta laureata sentivo di vestire i panni di un’esploratrice che aveva preparato per bene il suo equipaggio senza però aver ancora ben chiara la meta da raggiungere». Ma ricordavo bene perché ho scelto di fare il medico: mia nonna ha avuto l’Alzheimer ed io ho sentito la necessità di fare qualcosa per migliorare gli effetti di questa malattia degenerativa. I ragazzi ascoltano attentamente, c’è silenzio in sala e qualche occhietto luccica.
Il dott. Canepa, che ha visto crescere due generazioni di bambini, e ha fatto della premura e dell’empatia coi pazienti la sua filosofia di lavoro, ha sottolineato come sia solo guardando qualcuno che si cammina, solo in compagnia si va avanti, quella compagnia che è anche aspetto fondamentale per i nostri anziani. In platea sono vibrate le corde dell’entusiasmo quando ha esortato i ragazzi ad avere fiducia nel futuro, di avere speranza e passione, perché ogni giornata ha in sé qualcosa di buono. E lui lo sa bene.
“Tra i molti “IO” della nostra società, raramente si sente un NOI”, afferma il dott. Carbonaro, eppure, tra le maglie di questa narrazione così screditante, non ci si accorge c’è una marea di giovani che ogni giorno sceglie di lavorare con gli anziani e si innamora di questa professione perché ritiene che la saggezza trovi ospitalità e rispecchiamento proprio in quelle plissettature sulla fronte, in quelle macchie sulle mani, in quelle pieghe delle espressioni. Apre le porte così, il medico cardiologo, della Comunità di s. Egidio, mostrando agli studenti, tramite un breve filmato, quanta gioia risieda nei visi di chi lì opera, moltissimi in effetti i giovanissimi aiuti…Ma allora non è poi così strano 
che i giovani stiano a contatto con gli adulti! Una via c’è.
Al termine degli interventi, moltissime le domande da parte dei ragazzi presenti e da quelli collegati in streaming dalle rispettive aule…impossibile rispondere a tutti. Molte domande sono rivolte a Maya, una militessa volontaria diciannovenne della P.A VOLONTARI DEL SOCCORSO, che ha spiegato la propria scelta di vita: sta studiando, vorrebbe diventare medico e ama operare a bordo delle autoambulanze. I ragazzi sono incantati dalle sue parole, senza fronzoli, dirette, convincenti. È molto concreta, si definisce coraggiosa ma confessa di avere anche dei timori in alcuni momenti: trova però poi animo quando sente di avere tra le mani una vera responsabilità. Tanti per lei 
gli applausi. 
 Una volta rientrati in aula, i ragazzi restituiscono impressioni, le cose si chiariscono e tutto acquisisce un senso: forse aver ascoltato dei “discorsi” che riguardano una generazione ai loro antipodi non è stato poi così male. E la bruciante domanda iniziale di Marco può aver trovato una risposta: non è sempre facile interagire con gli anzianiper tanti motivi che vanno dalla presenza di patologie neurologiche (quando presenti) ad una caratterialità che con gli anni si è magari sempre più indurita. E poi, per questa nostra società attuale, essere anziani diventa il sinonimo di non essere più all’altezza di poter fare o capire certe cose, di essere lenti, di possedere una mentalità 
ristretta, di avere i modi impacciati e scoordinati. La vita superficiale ci chiede di essere tutto al contrario di così! Il dott. Canepa ha insistitito su questo aspetto: il linguaggio deve essere quello dell’amore, alla fine ciò che rimane sono gli affetti. Ma al di fuori di certe dinamiche sentimentali, è bene comunque insegnare alle nuove generazioni, il rispetto per le persone anziane, facendo comprendere quanta ricchezza hanno da dare: ricchezza di contenuti ed emozioni che è presente proprio per la loro età, per tutto quello che si sono vissuti e che oggi ci possono trasmettere, aspetti indispensabili per guardare al futuro con speranza e responsabilità.
Presenti al tavolo, oltre ai relatori, la Dirigente Scolastica dott.ssa Donatella Arena, la referente prof.ssa Stefania Verduci, la Sig.ra Luisella Bo e la Sig.ra Bertolaja Ornella, rispettivamente - Presidente P.A VOLONTARI DEL SOCCORSO e Responsabile economa, nonché “colonna” portante del gruppo.
La Scuola c’è.

Un GRAZIE a tutti i docenti che hanno partecipato con buona cura a sensibilizzare i propri gruppi classe, a quelli che hanno dedicato tempo e risorse per seguirli e guidarli nelle varie attività: il Dipartimento di Arte e Tecnologia, rispettivamente con le professoresse Moggia, Ottonello, Devoto e Costa, il Dipartimento di Lettere in toto e i molti docenti di Sostegno, tutti puntando l’attenzione a sottolineare valori costituzionali come la virtù civica, l’altruismo e la partecipazione.
Un ringraziamento anche al personale collaboratore scolastico del plesso per il supporto organizzativo.
Prof.ssa Stefania Verduci

VIDEO dell'INCONTRO FORMATIVO. clicca qui ( necessario l'account istituzionale di Google)

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Allegati

ringraziamenti della Scuola.pdf

ringraziamenti da parte dei volontari del Soccorso..pdf

AGGIUNGI UN #POST A TAVOLA 2021-22

23 dicembre 2021 - Incontro con la dott.ssa G.Andraghetti, presidente Banco alimentare della Liguria e Padre Maurizio, del Convento dei Cappuccini di Sestri Levante, sito di una piccola mensa per chi vive nella povertà.

Interviste dei nostri ragazzi ai volontari.